Al via i lavori per la nuova Emeroteca

Prende avvio lunedì 22 marzo l’intervento di recupero e riqualificazione della ex Caserma Curtatone e Montanara, tra via Tripoli e via dei Malcontenti a Firenze

Il complesso, fino ad oggi adibito a deposito esterno di una parte dei periodici della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, ospiterà la nuova Emeroteca: oltre 30.000 metri lineari di scaffalature, uno spazio riservato ai servizi e al pubblico, una sala convegni e una sala mostre con accesso diretto da via Tripoli. 

Finanziato nell’ambito del Piano Strategico Grandi progetti beni culturali del Ministero della Cultura con una dotazione di 15 milioni di euro, oltre ad altre risorse provenienti da ulteriori fonti di finanziamento, il progetto prevede il recupero degli spazi interni e del chiostro, il restauro conservativo degli ambienti, nuovi impianti tecnici e speciali, l’allestimento. La durata complessiva dei lavori è stimata in 30 mesi, e quindi si prevede il trasferimento di giornali e riviste nella nuova sede a partire dall’autunno del 2023 .

L’edificio e gli spazi circostanti occupano circa 8.300 metri quadri e comprendono un ex convento di origine medioevale, devoluto allo Stato dopo le soppressioni degli ordini religiosi e convertito in caserma, una palazzina ottocentesca (denominata dormitori della ex Scuola di Sanità Militare) e un’ampia zona esterna.
Il complesso è destinato a raccogliere la raccolta di giornali e periodici della Biblioteca, oggi divisa tra i magazzini della sede centrale e il deposito esterno concesso dal Comune di Firenze nella cosiddetta “Casermetta” del Forte Belvedere, dal quale, grazie a un servizio di distribuzione bisettimanale, il materiale viene reso disponibile presso la Sala Periodici di piazza Cavalleggeri. La sistemazione della collezione di periodici, che con i suoi 160.000 tra quotidiani e riviste è la più importante d’Italia, apporterà enormi benefici anche ai magazzini librari posti nella sede centrale della Nazionale fiorentina. La Biblioteca infatti è da tempo alla ricerca continua di nuovi spazi, che, con un incremento annuo delle raccolte pari a quasi 1.5 km lineari, consentano, anche in prospettiva, un ordinato incremento delle proprie raccolte nei magazzini della struttura principale, realizzata tra il 1911 e il 1935, rapidamente rivelatisi insufficienti per i bisogni dell’Istituto, archivio nazionale del libro.

Con l’occasione si ricorda agli utenti che alcune segnature Ga, Ge, Gi, (giornali quotidiani e non quotidiani) dal 1985 al 2008 e le tesi di dottorato dal 1987 al 1995 non saranno consultabili fino al completamento dei lavori. 
Per ulteriori informazioni rivolgersi alla Sala Periodici e alle Sale di Consultazione.  

Ultimo aggiornamento 4 Febbraio 2023